Settimana shock per il bacino padano
La settimana appena trascorsa sarà ricordata come la
più nera della storia recente dell'Emilia Romagna, almeno sotto il profilo
della qualità ambientale.
Mai era accaduto che gli sforamenti di Pm10
raggiungessero questi livelli, portando la media regionale fuori limite 5
giorni su 7.
La palma di peggiore aria della regione se l'è
aggiudicata questa volta la città di Modena, che giovedì ha registrato un picco
di 155 microgrammi alla centralina di Carpi Remesina, considerato un punto di
registrazione suburbano di fondo.
Il limite massimo di 50 ppm è stato quindi superato di
ben 3 volte, 310% in più del consentito.
Non che le altre città siano state meglio.
Parma ha toccato sabato i 142 ppm (284% oltre il
limite), Reggio Emilia si è fermato a 138 (276% di troppo), Piacenza 121
microgrammi venerdì (242%).
La regione muore d'aria avvelenata.
Se il limite massimo consentito dalla legge è 50
microgrammi di polveri sottili per metro cubo di aria, in regione abbiamo avuto
la media settimanale di 79 ppm, con il picco di 107 microgrammi registrati
venerdì.
A Parma in appena un mese e mezzo abbiamo superato i
limiti emissivi per ben 31 volte (al massimo in un anno si possono superare 35
volte) bruciandoci quasi l'intero bonus annuale.
In Emilia Romagna il limite di 50 ppm è stato superato
in 45 giorni 189 volte, la soglia di attenzione per 256 volte.
La media regionale 2015 è ora attestata a 79
microgrammi.
I dati sono lampanti, come lampante è la conseguenza
sanitaria di respirare questa miscela che assomiglia sempre di meno ad aria
respirabile.
Le polveri sottili contengono metalli pesanti sospesi
ad altezza bambino e derivanti sai processi di combustione come le auto, le industrie,
le caldaie.
A essere colpiti l’apparato respiratorio
(depositandosi sui bronchi), l’apparato digerente (fegato, stomaco ed intestino
sono chiamati ad un lavoro extra), l’apparato cardiocircolatorio (nel sangue e
nella circolazione vi è un sovraccarico del cuore che deve pompare in più un
carico di metallo), inoltre viene danneggiato il sistema nervoso
(l'intossicazione da metallo pesante provoca irritabilità, depressione,
insonnia, mal di testa).
Sono i bambini la categoria più esposta e l’intossicazione
da piombo è talmente grave che può rallentare il processo di apprendimento
cerebrale e causare danni alla vista.
Ogni anno, secondo uno studio dell'Oms, nel mondo ci
sono 2 milioni di decessi causati dalle polveri sottili.
La Pianura Padana risulta essere uno dei 4 territori
più inquinati dell'intero pianeta.
Ogni 5 microgrammi di Pm10 in più, si incrementa il
rischio di tumore al polmone del 22%.
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