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sabato 9 aprile 2016

Il consigliere di minoranza Stefano Pelliciari interviene in merito all' ultimo Consiglio

CONSORZIO BURANA
Il consigliere di minoranza Stefano Pelliciari interviene in merito all' ultimo Consiglio
«Burana, pochi soldi alla montagna»
«Ma gli stipendi ai dirigenti non sono cambiati nonostante la crisi»
«Consiglio del Consorzio Burana buone e cattive notizie».
E' questo il commento di Stefano Pelliciari, consigliere di minoranza del consorzio.
«Nell' ultimo Consiglio si sono prese diverse decisioni. La cattiva notizia è che sono stati votati i compensi degli amministratori. Inalterati rispetto al quinquennio passato anzichè accettare una riduzione come avevo proposto, perché la crisi c' è solo per i cittadini, sarebbe potuta essere un'ottima occasione per riavvicinare l' ente alla situazione reale del paese. Sono stati approvati 510mila euro per la copertura del fabbisogno montano, pochi in rapporto a ciò che è la necessità del territorio e rispetto a ciò che versano i consorziati della montagna. E' stato approvato, nonostante il mio voto contrario, il nuovo piano di classifica, che definisce i criteri di calcolo degli oneri che ogni consorziato è tenuto a pagare, anche se non è stato chiarito ai consiglieri cosa sia cambiato rispetto al precedente, alla domanda di fare esempi chiari sulle variazioni degli importi che verseranno famiglie con appartamenti medi, aziende agricole o attività commerciali, non ho avuto risposte precise. Lo verremo a sapere a breve quando partiranno le cartelle».
E c' è anche una buona notizia «forse accelerata dalle nostre interrogazioni ­ prosegue Pelliciari che sembra essere l'eliminazione del contributo minimo, 14,98 euro come previsto dalla legge regionale approvata nel luglio del 2012 ed immediatamente esecutiva. In particolare, essendo io stesso un consorziato a cui veniva imposto il contributo minimo, da una mia interrogazione ho appreso che circa 5 euro erano dovuti per il contributo di bonifica, mentre i restanti 10 a titolo del non ben specificato minimo ora non più presente. Il Consorzio si è adeguato alla legge dopo 4 anni.
Inoltre le dichiarazioni del direttore del Consorzio dopo l'approvazione del piano affermano che "ogni anno i nostri tecnici monitorano il territorio per risolvere le criticità più importanti, in modo da non trascurare nessun comune. I Comuni che non sono oggetto di intervento in un anno, entro il successivo vengono presi in carico, così da distribuire le risorse nel modo più equo possibile.
Senza trascurare il fatto che nella visione di bacino in cui opera la bonifica gli interventi a monte hanno solitamente ripercussioni sui territori a valle". Dati in nostro possesso parlano invece di zone del territorio di competenza di Burana che da anni non hanno interventi sostanziosi sebbene ne avessero la necessità, ma che, in compenso, versano parecchie migliaia di euro al Consorzio ogni anno». (Michela Rastelli)

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