Mozione m5s punto 12 del consiglio comunale del 26 aprile
Oggetto: Implementazione della presenza dei raccoglitori di olio vegetale esausto nel territorio comunale
Premesso
• che l’olio alimentare esausto è un residuo che proviene dalla
frittura di oli vegetali, che ha perso tutto della originale purezza e
genuinità trasformandosi in un rifiuto speciale non pericoloso ma causa
di grave inquinamento qualora non venga effettuato un corretto
smaltimento;
• che in Italia vengono, ogni anno, immessi al consumo
(direttamente come olio alimentare o perché presente in altri alimenti)
1.400.000 tonnellate di olio vegetale per un consumo medio pro capite
di circa 25 Kg annui (fonte Ministero della Sanità). Di questa quantità
si stima un residuo non utilizzato pari a circa il 20%. Ci troviamo
quindi di fronte ad oltre 280 mila tonnellate di olio vegetale usato,
circa 5 Kg. a testa, che ogni anno “restituiamo” all’ambiente, in gran
parte sotto forma di residuo di fritture e quindi “ricco” di sostanze
inquinanti.
• che la consuetudine di riversare tale rifiuto negli
scarichi domestici pregiudica il corretto funzionamento dei depuratori
(influenzando negativamente i trattamenti biologici ed elevando il costo
medio di funzionamento dei medesimi) e comunque rende la depurazione
antieconomica per la necessità di realizzazione di appositi
disoleatori;
• che la dispersione nell’ambiente comporta notevoli problematiche:
- negli specchi d’acqua, la formazione di una pellicola che ne
impedisce l’ossigenazione compromettendo l’esistenza della flora e della
fauna
- nel sottosuolo, causa il formarsi di un deposito attorno
alle particelle di terra, formando perciò uno sbarramento tra le
particelle stesse, l’acqua e le radici capillari delle piante
-
nell’acqua di falda freatica provoca la formazione di uno strato
superficiale che può raggiungere pozzi di acqua potabile anche molto
lontani rendendoli inutilizzabili.
• che un’ enorme fonte di
dispersione nell’ambiente di olio vegetale usato è quella prodotta
dall’olio riversato negli impianti fognari come rifiuto domestico. Sono
quantità singolarmente poco significative, ma incredibilmente grandi
considerate nella loro globalità. Raccogliere anche questo olio è però
un’impresa difficilissima che diventa impossibile se non si riesce ad
attivare la collaborazione di ogni cittadino e delle amministrazioni
locali e perché ciò avvenga è fondamentale che ci sia informazione e
consapevolezza. L’organizzazione di un servizio di raccolta capillare
fin dall’ambito domestico consentirebbe di recuperare anche questa
ingente quantità di olio attualmente versato nei lavandini.
• che
come molti altri residui anche l’olio vegetale usato può rappresentare,
se raccolto in modo differenziato dagli altri rifiuti, oltre che
vantaggi di carattere ambientale anche una fonte di risparmio energetico
perché è possibile dopo corretti processi di rigenerazione, un suo
riutilizzo industriale ( ad esempio: per la produzione di lubrificanti,
bio-diesel, tensioattivi e saponi)
• che già nel 1991 a fronte di
tale problema è nato il CONOE (Consorzio Obbligatorio Nazionale di
raccolta e trattamento Oli e grassi vegetali e animali Esausti)
•
che nel 1997 è stato istituito il Coou (Consorzio Obbligatorio degli Oli
Usati) che ha il compito di organizzare e controllare che la raccolta e
lo smaltimento dell’olio usato sia fatta, su tutto il territorio
nazionale, nella piena osservanza delle leggi vigenti;
• che
l’etica ambientale insegna a considerare la sostenibilità dell’azione,
quindi (per esempio) se per raggiungere l’isola ecologica si consuma
anche solo un litro di benzina diventa importante la presenza capillare
del raccoglitore degli olii esausti, con un’importante ricaduta dal
punto di vista educativo verso la cittadinanza;
• che la tutela ambientale è un dovere di tutte le Istituzioni;
Impegna il Sindaco e la Giunta
• ad attivarsi in tal senso informando e sensibilizzando la
cittadinanza sull’importanza della raccolta dell’olio vegetale esausto;
• a trovare nuovi spazi di collocazione e modalità di sistemazione dei
raccoglitori dell’olio vegetale esausto in altre zone del paese oltre
che all’isola ecologica.
I consiglieri Anderlini Fiorella e Ori Claudio
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