In riscontro all’interrogazione in oggetto,
sentito anche il parere dell’Assessore al Bilancio Alessia Pesci, si precisa
quanto segue, sulla base delle informazioni acquisite dai
Dirigenti/Responsabili dei competenti Uffici, nel caso di specie dott. Adriano
Brighenti, in merito alla prima domanda, ed Ing. Giuseppe Tubolino
Domanda
“Di dettagliare un
importo così rilevante per i consumi servizio lavori pubblici”
Risposta
La spesa di € 4.000 per consumi acqua lavori pubblici è
una previsione effettuata sulla base di una stima relativa ai
consumi
per l’annualità 2016. Comprende le utenze relative a diversi immobili/servizi e
precisamente:
-
Ufficio lavori pubblici;
-
Rocca Rangoni (compreso Punto Gusto Balsamico)
-
Centro Giovani di Via Ponte Marianna
-
Mercato domenicale animali
-
Magazzino Via Castellano
-
Spazio Eventi Famigli
- Area
sosta giostrai di via Sardegna
a
consuntivo potranno essere forniti i dati dei consumi effettivi delle varie
utenze ed alla relativa spesa;
Domande
“A
quanto ammontino gli introiti per il Comune per la vendita dell’acqua gasata
tolti i 9.000,00 euro per il gestore”
“Nel caso non si raggiunga l’importo di
9.000,00 euro come da convenzione, chi sopperisce a tale mancato guadagno per
il gestore?”
“Chi
controlla che vengano rispettati tutti gli accordi in convenzione visto le
continue segnalazioni di mal funzionamento del monitor e la formazione di
calcare sugli ugelli?”
“Nel
caso sono previste sanzioni per il gestore?”
“Essendo
sempre funzionante l’impianto di refrigerazione si è valutata l’ipotesi di
tenerlo spento durante i periodi meno caldi?”
Risposta Unica
L’importo di € 9.000 rappresenta la soglia di
equilibrio economico riconosciuta al Gestore per l’erogazione del servizio. La
convenzione del 2.1.2014 (di cui il Consigliere Anderlini è a conoscenza)
stabilisce che qualora gli introiti dovuti alla fornitura della sola acqua
gasata siano inferiori o uguali alla predetta soglia di € 9.000, la Società
Adriatica Acque Srl non dovrà versare nulla al Comune e non riceverà nulla da
parte di quest’ultimo (art. 7.7.1 della convenzione).
Viceversa, se i ricavi
dalla vendita dell’acqua gasata dovessero superare il predetto limite, la
Società Adriatica dovrà
versare
al Comune la differenza in eccesso.
·
75.980
lt di acqua gassata;
·
231.450
lt di acqua naturale;
Sono stati incassati € 3.795,75 (75980 lt x €
0,05/lt), che a seguito del versamento IVA (10% come da normativa vigente) sono
diventati € 3.416,18.
A
detta del Gestore, l’incasso è stato inferiore ai costi sostenuti per la
corretta manutenzione dell’impianto.
La pulizia esterna della tecnostruttura è
onere del Gestore che a questo scopo ha incaricato AUSER. Quest’ultima provvede
due volte a settimana sia alla pulizia esterna sia alla pulizia dell’erogatore
con apposito prodotto anticalcare fornito dal Gestore.
Il Gestore ha fatto presente che è del tutto
normale nel periodo estivo registrare un maggior residuo di calcare sulle parti
di acciaio.
Per quanto riguarda il monitor, il Gestore ha
comunicato di avere sostituito un componente elettronico in garanzia e di aver
verificato - da remoto – il regolare funzionamento dello stesso. Inoltre ha
comunicato di non avere ricevuto segnalazioni di guasti.
Il soggetto deputato al controllo degli
adempimenti convenzionali è la Struttura LL.PP. In data (16.06.2016 è stato
fatto un sopralluogo nel corso del quale si è riscontrato il corretto
funzionamento del monitor. Giova evidenziare che in caso di segnalazioni
ricevute dal Comune, quest’ultimo le trasmette immediatamente alla Società
Adriatica Acque Srl che ottempera nel più breve tempo possibile, dandone
riscontro all’ufficio tecnico.
Riguardo all’ultima domanda, nel periodo
invernale la temperatura del frigo gasatore è tarata su valori maggiori
rispetto a quelli estivi, cui consegue una riduzione del consumo energetico.
L’impianto non può essere spento altrimenti
non potrebbe erogare acqua gassata che è prodotta grazie alla bassa temperatura
(idealmente, più l’acqua è fredda migliore è la gasatura).
Domande
“Nel
caso sono previste sanzioni per il gestore?”
“A
quanto ammontano le spese per l’energia elettrica della sorgente urbana?”
Risposte
Qualora il Gestore risultasse inadempiente rispetto agli
obblighi previsti in convenzione, l’Amministrazione provvede
tempestivamente
ad emettere comunicazione di contestazione di addebito e di messa in mora.
Le spese per l’energia elettrica dal momento
dell’attivazione della sorgente urbana (dicembre 2013) al 31.12.2015 ammontano
a € 2.165,00.
L’Assessore
Edilizia
Privata, Ambiente, Protezione Civile,
Innovazione Tecnologica, Personale e
Performance
F.to NARDINI FABRIZIO
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