Alcune di queste 6 varianti, se votate singolarmente, avrebbero
potuto avere il nostro voto favorevole ma la delibera presentata dall’amministrazione
le comprendeva tutte. Il punto che maggiormente ha pesato per il nostro voto
negativo è stato quello riguardante l'aumento di superficie utile della ditta
GI Crem che passa da 3000 m quadri a quasi 7000 quindi più del doppio anche
grazie ad un credito edilizio del 10% di superficie utile per tutti quegli
edifici in area agricola che verranno bonificati dall' amianto. Questa è
un’attività industriale in un’area agricola e comporterà che” dovrà essere redatto un progetto di
adeguamento dell’ingresso/uscita dell’azienda al fine di migliorare
l’accessibilità per i mezzi pesanti” nonché certamente
l’accesso da via Foschiero sulla provinciale dato l'aumento di traffico dovuto
all'aumento dell'attività lavorativa. Infrastrutture già adeguate nel villaggio
artigianale di Spilamberto che presenta immobili sfitti di dimensioni congrue a
quanto richiesto nonché la possibilità di bonificare dall'amianto le coperture
dei capannoni utilizzati dalla GI Crem in alternativa a quanto richiesto in
variante. Non è in questo modo che si persegue il “consumo di suolo pari a zero” che a noi sta molto a cuore anche
perché traslare una superficie utile in un'area agricola vergine non ci sembra
proprio vada in questa direzione. Illuminante è stato l’intervento del sindaco
Costantini che ha ribadito che questo (“consumo
di suolo pari a zero”) era solo uno slogan in campagna elettorale perché
era piacevole da raccontare ai futuri elettori ma che grazie ai suoi tecnici ha
compreso quanto questo sia modificabile a seconda delle opportunità tanto è
vero che nemmeno nel documento di mandato viene citato.
Pg 14- La fiera di san Giovanni
Nel dare i numeri della fiera si legge
dal grafico che i visitatori sono stati superiori alle 30 mila presenze. Le linee
nazionali per la gestione dei bagni mobili confermano che per un evento
superiore alle 12 ore con la presenza ad esempio di 20 mila visitatori
occorrono 375 bagni mobili, numero che deve essere aumentato del 30% se vengono
serviti cibi e bevande. Alcuni ragazzi sono stati multati per aver fatto pipì in
un parco in base all’art. 726 del Codice Penale per Atti contrari alla
pubblica decenza con una sanzione amministrativa
pecuniaria da 5.000 a 10.000 euro. Certamente non da fare ma forse non
è stata del tutto colpa loro se non hanno trovato un bagno nelle vicinanze
visto che ne erano stati alloggiati solo 5 (cinque) per il paese!
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