Parte da
lontano
Parte da
lontano il percorso di adesione alla nuova modalità del Servizio di Gestione
dei Rifiuti che ha portato all’adozione del Porta a Porta per il nostro Comune e per quelli dell’Unione
Terre di Castelli: sono infatti del 1 e del 26 luglio 2016 le due Delibere che lo
approvano.
Infatti la Delibera
di Consiglio d’Ambito di Atersir n.50/2016 recepisce quanto disposto dal
Consiglio Locale di Modena con la Delibera n.4/2016, Consiglio di cui fanno
parte i 47 comuni della Provincia e che proponeva l’approvazione del Piano
d’Ambito del Servizio di Gestione dei Rifiuti della Provincia di Modena.
Nelle 1287
pagine che lo compongono è specificato come, dopo numerosi incontri e
discussioni con i Comuni e le Unioni del territorio, con 20 voti favorevoli,
nessun contrario e 5 astenuti (tra cui Savignano, Vignola e Zocca), si sia
deliberato di proporre al consiglio d’Ambito l’approvazione del Piano. Il
nostro Sindaco non era presente per cui non è dato sapere cosa avrebbe votato,
anche se non fatico ad immaginarlo.
Gli
elaborati che ne costituiscono il dettaglio chiariscono le premesse per
raggiungere gli obiettivi al 2020 partendo dal consuntivo del 2014. Per l’Unione
il 77% di Raccolta Differenziata contro il 61,9% e per Spilamberto il 79%
contro i 65,9%, riducendo i rifiuti pro capite da 612 kg/anno a 509 in Unione
mentre per il nostro comune si passerebbe dai 585 kg/anno ai 517 attraverso:
-
Riduzione
dei rifiuti indifferenziati
-
Raggiungimento
dei livelli di Raccolta Differenziata
-
Sviluppo
di sistemi domiciliari/target per intercettare i flussi derivanti dalle aree a
maggiore tasso di produzione come aree industriali/artigianali
-
Applicazione
di tariffazione puntuale possibile solamente tramite sistemi Domiciliari o
Stradali con controllo del volume
conferito di rifiuto indifferenziato
Tutto è stabilito
nel dettaglio compresa la pianificazione degli investimenti, il numero degli
svuotamenti settimanali per le diverse frazioni merceologiche, le famiglie
suddivise per numero di componenti, la distribuzione della popolazione, ecc.
Su quest’ultima
il riferimento ai dati regionali è però fuorviante tant’è che si prevede per il
2020 un aumento della popolazione a Spilamberto che arriverebbe a 13.266
abitanti rispetto ai 12.744 di dicembre 2016 con un saldo naturale di -2 (tra
nati e deceduti), mentre per tutta l’UTC si arriverebbe a 91.907 rispetto agli 87.046
di dicembre 2016 con un saldo naturale di – 112.
Sono gli
stessi dati previsionali utilizzati per giustificare la necessità della nuova
scuola; peccato che la realtà vada in tutt’altra direzione!
Vale la pena
sottolineare come nel 2018 non siamo ancora in grado di utilizzare, come
prescrive la legge, la misurazione del peso dei rifiuti tramite I CHILOGRAMMI e
dobbiamo inventarci unità di misure, IL VOLUME, che rendono la cosa sempre meno
chiara e controllabile!
Solo alcune
domande: perché aspettare tutti questi anni per proporre alla cittadinanza il
Porta a Porta che ha necessità di tempi lunghi per far maturare in ognuno di
noi la convinzione che, anche attraverso i nostri acquisti giornalieri,
possiamo migliorare lo stato di salute del nostro ambiente?
Perché correre
come una lepre in questi pochi mesi per cercare di spiegare come suddividere in
modo corretto, quando e dove posizionare i sacchi e le pattumelle senza soffermarsi
a sciogliere i dubbi e i preconcetti che derivano da un cambio di visione degli
acquisti lontano dall’ottica del consumismo e della suggestione pubblicitaria?
Perché bocciare
la mozione sul Vuoto a Rendere e tenere ancora chiuso il Centro di riutilizzo L’ISOLA
CHE C’E’ quando uno dei primi passi verso la riduzione dei rifiuti è proprio il
loro riuso?
Aspettiamo risposte.
A seguire
alcune parti estrapolate dal documento
Anderlini
Fiorella m5s